Benvenuti. Non esistono quasi limiti di tempo e di spazio nella dimensione dei proverbi, tanto vasta ne è la diffusione nel tempo e nello spazio. Da tempo immemorabile l'uomo fa uso di proverbi, sia nella tradizione orale come in quella scritta. Spesso è assai difficile risalire all'origine di un proverbio e stabilire se esso è transitato dalla tradizione orale alla letteratura o viceversa, se è di origine colta o popolare. Anche la linea di demarcazione tra proverbi, detti, motti, sentenze, aforismi, è assai sottile e forse non è così importante come si crede definire l'origine di un proverbio o di un aforisma quanto piuttosto risalire alle motivazioni che ne hanno determinato sia la nascita che l'uso più o meno frequente.

Della mia passione e delle mie ricerche sull'argomento e non solo su questo, cercherò di scrivere e divagare ringraziando anticipatamente quanti vorranno interagire e offrire spunti per sviluppare il tema col proprio personale e gradito contributo.

I commenti sono ovviamente graditi. Per leggerli cliccate sul titolo dell'articolo(post) di vostro interesse. Per scrivere(postare,pubblicare) un commento relativo all'articolo cliccate sulla voce commenti in calce al medesimo. Per un messaggio generico o un saluto al volo firmate il libro degli ospiti (guest book) dove sarete benvenuti. Buona lettura

venerdì 29 giugno 2007

Chi dice donna, dice ...

L'aspetto più appariscente e più ricorrente nei proverbi sulla donna è la denigrazione: ciò vale per tutti i modi in cui i proverbi vengono presentati, dalla viva voce del popolo, alla letteratura, alle raccolte di proverbi.
Dal brevissimo:

Donna, danno

a

Chi dice donna, dice danno

al peggiore di tutti:

Chi dice donna, dice ...
poiché al posto dei puntini si possono inserire tutte le contumelie possibili.

Tentare di spiegare questo accanimento nei confronti delle donne ricorrendo alla ragione, secondo me, sarebbe impresa ardua. Forse la spiegazione più convincente la possiamo dedurre dall'apologo della volpe e dell'uva; non potendo raggiungere l'obiettivo desiderato gli uomini cercano di disprezzarlo.

La donna è mobile qual piuma al vento
muta d'accento e di pensier

Persino nel Rigoletto di Verdi viene disprezzata.
E che dire dell'Amleto:

Fragilità, il tuo nome è donna

Nei Malavoglia di Verga:

Le donne hanno il cuore piccino (capitolo I, 12)

A donna alla finestra non far festa (capitolo II, 23 e 25)

Coi capelli lunghi e il cervello corto (IV, 51)
Questo proverbio è pronunciato da una donna: Donna Rosolina.

Allora la donna è fedele ad uno, quando il turco si fa cristiano
(VI, 70)

Le donne hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto (VI, 76)

Lo Zio Crocifisso crocifigge per ben tre volte le donne:

Le donne sono al mondo per farci dannare l'anima (XIII, 184

Chi corre dietro alle donne cerca i guai con la lanterna
(XIII, 185)

Le donne sono messe al mondo per castigo dei nostri peccati
(XV, 205) - Ultimo proverbio dei Malavoglia.

Nel Bell'Antonio di Vitaliano Brancati:

Le donne con una mano ti accarezzano, con l'altra contano
il proverbio è riferito a Barbara Publisi, fidanzata e poi moglie del protagonista.
La stessa cretura angelica dorme seraficamente accanto ad "un messale nereggiava sul comodino come una rivoltella", la religione viene qui presentata come un'arma d'offesa, con la benedizione di Santa Romana Chiesa.

10 commenti:

  1. "IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO"...e poichè "CHI DORME NON PIGLIA PESCI"...inzio la giornata al buon sole del dì nascente e a "LUI" (IL SOLE BACIA I BELLI) che bacia i belli chiedo di trasportare il mio "SMAK" a voi quasi fratelli..inizio con un gentil commento chè del sesso femminile facio evento..i proverbi sulle donne non son graditi ma essendo di allora li ho meglio digeriti,una promessa a voi farò che di "nostri"altri,ne cercherò..compagna di banco

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  2. Rif ... compagna di banco

    Questi limitati ma significativi proverbi sulle donne stanno a dimostrare che la strada percorsa per la parità fra i sessi è stata molta e molta ne rimane da percorrere, da parte dell'uomo, per raggiungere gli stessi livelli morali e culturali delle donne.

    Da Il Circolo Pickwick di Dickens un proverbio in lode della donna:
    Le donne sono il grande sostegno e il conforto della nostra esistenza, cap XIV Mr. Snodgrass

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  3. non sono assolutamente una femminista ma, leggendo questi proverbi, ti viene voglia di fare le barricate e iniziare una guerra contro tutto il genere umano maschile...mi aspetto un egual numero di proverbi rivolto tutto al dileggio del cosidetto "UOMO"

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  4. L'opinione negativa, che emerge nei confronti della donna, mi ha portato ad una reazione diversa da quella espressa nei commenti pubblicati. Va considerato, che questi proverbi risalgono ad un ambito culturale, alquanto, remoto e quindi ad una relativa concezione della vita e dei ruoli dell' uomo e della donna inseriti in una società, senz'altro, patriarcale e maschilista. Ripercorrendo il cammino storico, non posso che provare soddisfazione per i progressi e le straordinarie conquiste, che in qualità di donne abbiamo raggiunto! Oggigiorno sarebbe anacronistico sentir sentenziare un uomo "a quella maniera" se non per ironizzare bonariamente e riderci sopra, con l'approvazione, naturalmente, delle interssate! Vorrei aggiungere, che da sempre la donna ha ispirato l'uomo (cosa che non riscontro al contrario), nella poesia e nella prosa, idealizzandola fino a farla divenire un Angelo e restituendole corpo e anima nei romanzi dell'età contemporanea. Io mi sento "donna del mio tempo", confermo i miei diritti di donna, ma non disdegno attenzioni e gesti di "carineria", che, purtroppo, sembrano essere in via di estinzione...non sarà, che abbiamo confuso un po' troppo gli uimini, con le nostre battaglie, per il raggiungimento di eguali diritti e pari opportunità?!

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  5. Sono pienamente d'accordo con Tina. Anche io credo che oggigiorno sia difficile sentire un uomo pronunciare certe opinioni sulle donne.
    Anzi a leggere certi commenti sembrerebbe invece che adesso siano le donne a voler giudicare negativamente gli uomini.
    Ormai i tempi attuali, il lavoro, le difficolta' economiche e via dicendo mettono tutti allo stesso livello. Ci si adopera in egual misura per riuscire ad ottenere un livello di vita per lo meno soddisfacente. Non mi va neanche di sentire dire che le donne sono piu' sacrificate dei mariti
    perche' si occupano oltre che di lavorare anche dei figli e della casa. Discorso bocciato, anzi per esperienza personale e di chi mi sta intorno in campo lavorativo, vedo quotidianamente che spesso sono piu' i mariti che si occupano dei figli, o perche' provvisoriamente disoccupati o perche' le mogli mettono la carriera al primo posto rispetto ai figli.
    Come te Tina mi sento donna del mio tempo e non disdegno, anzi, tutt'altro, gioisco di gesti di "carineria" nei miei confronti. Inoltre, credo non ci sia
    niente di male nel rivolgere quei gesti anche agli uomini, senza togliere naturalmente niente all'uomo e ai suoi diritti, o no?

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  6. Ehi gentili? signore, c'è posto per un maschietto? sempre magiche le donne, capaci di infervorarsi a difesa di una femminilità che proprio noi uomini vorremmo non sparisse come sembra, ahimè, debba avvenire. é vero che le donne non hanno mai cantato l'uomo oggetto del loro amore pur avendone la capacità e la sensibilità. Lo dimostra la bellezza dei canti di Saffo che però guarda caso avevano come oggetto d'amore un'altra donna. Quanto ai proverbi non c'è affatto bisogno di cercarne contro gli uomini; è sufficiente prendere quelli 'contro' le donne e ribaltarli scoprendo come siano ugualmente efficaci e pertinenti sopratutto col mutare dei tempi. Esempi? Gli uomini hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto. Gli uomini sono al mondo per farci dannare l'anima. chi corre dietro agli uomini cerca guai con la lanterna. Gli uomini con una mano ti accarezzano, con l'altra contano, etc. Dicevo col mutare dei tempi perchè appunto ormai anche gli uomini hanno capelli lunghi, anche le donne corrono dietro agli uomini, anche gli uomini rincorrono la dote. Ma forse sbaglio o questo è sempre avvenuto e non è solo prerogativa dei nostri tempi? Alla fine possiamo scoprire quanto simili siano certi comportamenti e vizietti nell'uomo e nella donna. L'importante è riuscire a vederli e a sorriderci sopra volendoci comunque bene. Anche gli uomini che hanno avuto il privilegio di arrivare per primi alla creazione di un proverbio sulle donne, sono certo che lo hanno fatto tutt'al più con una vena d'ironia e mai con cattiveria e ancora oggi essi e io stesso potremmo affermare che la vita senza voi sarebbe di una noia...Parola di milanese. Vogliamoci bene, almeno un pochino.buon fine settimana col vostro magnifico mare. Questo blog è bellissimo. Ciaooo! Lorenzo (Mi)

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  7. ciao Lorenzo, sei proprio un conoscitore del mondo femminile, per non sbagliare, un colpo al cerchio e uno alla botte...nessuna polemica, il mio era solo un POST SCHERZOSO..chi non lo ha capito lo interpreti come vuole, il mondo è bello perchè è vario.
    Il tuffo nel nostro meraviglioso mare è stato fatto...anzi due..un saluto.

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  8. Condivido gran parte delle osservazioni di Lorenzo, in particolare ne apprezzo la fine ironia.
    Per amore di completezza devo però confutare una delle sue affermazioni:
    "Le donne non hanno mai cantato l'uomo oggetto del loro amore"
    Dal ricordo di una poetessa contemporanea a Michelangelo, Gaspara Stampa, che aveva composto "versi in lode dell'amato" sono risalito al sito letteraturaalfemminile.it ed ho trovato conferma che il caso Stampa non è affatto isolato.
    Riprendo solo alcuni dei numerosi esempi di poesie e componimenti che cantano l'uomo amato:
    - Veronica Gambara (1485-1550)
    "Occhi lucenti e belli"
    "All'ardente desio ch'ognor m'accende"
    - Louise Labè (1524?-1566)
    "Baciami ancora, ribaciami e bacia"
    - Mariannina Coffa (1841-1878)
    "Ascenzio mio"
    - Sibilla Aleramo
    - Paola Masino (1908-1989)
    "Quell'amore mi ha invasa"

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  9. Bentornato Ninuzzo, finalmente .....
    Ho letto con piacere il tuo commento e ritrovo il tuo stile sensibile attento e affettuoso nei confronti di noi....gentil-non sempre-signore!
    Spesso prendiamo fuoco se i maschietti ci scuotono con osservazioni e "critiche", ma sempre di più trovo che manca tra noi donne lo spirito ideale per metterci in discussione e accettare il punto di vista maschile, come motore per migliorarci e andare avanti più forti e costruttive.
    Pazienza(si fa per dire), se veniamo attaccate talvolta un po' duramente, (parlo pensando un po' alla mia personale esperienza!), forse dovremo avere meno gelosie tra noi donne e più spirito collaborativo e di fiducia se vogliamo avere argomenti solidi e concreti per stare al passo con una società ancora molto dura e piena di aspettative nei nostri confronti!
    Quanto alla dolcezza , la tenerezza, la femminilità molte tra noi pensano che sono cose da bambine e superate!Ma qualche mosca bianca ancora esiste...
    Penso all' ambito lavorativo, quante guerre aspre e inutili tra noi....e per non parlare tra amiche o rivalità inutili di vario genere e perditempo....quante parole sprecate, quanta energia buttata al vento, quante liti che ancora bruciano....
    Grazie Nino per i suggerimenti che offri attraverso il sito "letteraturaalfemminile", è una miniera dì spunti interessanti!
    Che mondo sarebbe senza voi maschietti, mah!?
    Bacioni affettuosi!

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  10. Fa piacere trovare un uomo che dedichi anche solo un poco del suo tempo per una ricerca che riguardi le donne (ma perchè loro non le fanno?). Devo però notare come i risultati della ricerca rafforzano e non smorzano l'affermazione che sono state davvero pochissime le donne che hanno cantato il proprio oggetto d'amore. Analizzando l'elenco dei nomi indicati nel sito è impressionante notare come si salti di secolo e di secoli in secolo per trovare pochissimi nomi. L'elenco inoltre riguarda poetesse e o scrittrici in generale. Leggendo i brani riportati si nota come molte autrici hanno saputo cantare i loro sentimenti incluso l'amore, ma solo pochissime hanno cantato l'uomo amato in quanto uomo. La passionalità di Saffo rimane quasi unica nella poesia femminile e l'eleganza gentil del Petrarca affiora in rarissimi brani femminili eppure leggendo i carteggi e le lettere scambiate fra amanti famosi la capacità di scrivere la propria passione al femminile risulta evidente. Blocchi culturali? Forse. Di fatto la diversità esiste ed è evidente. L'uomo canta la donna oggetto del proprio amore. La donna canta l'amore oggetto del proprio uomo. L'importante è amarsi e accettare la diversità senza pretendere che una prevarichi l'altra. Un briciolo di sana autoironia aiuterebbe molto a farci sorridere dei difetti nostri e reciproci facendoci trovare nei proverbi, anche in quelli sulle donne, una fonte inesauribile non tanto di saggezza spesso opinabile, ma di sano buonumore. Ciao.

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