Benvenuti. Non esistono quasi limiti di tempo e di spazio nella dimensione dei proverbi, tanto vasta ne è la diffusione nel tempo e nello spazio. Da tempo immemorabile l'uomo fa uso di proverbi, sia nella tradizione orale come in quella scritta. Spesso è assai difficile risalire all'origine di un proverbio e stabilire se esso è transitato dalla tradizione orale alla letteratura o viceversa, se è di origine colta o popolare. Anche la linea di demarcazione tra proverbi, detti, motti, sentenze, aforismi, è assai sottile e forse non è così importante come si crede definire l'origine di un proverbio o di un aforisma quanto piuttosto risalire alle motivazioni che ne hanno determinato sia la nascita che l'uso più o meno frequente.

Della mia passione e delle mie ricerche sull'argomento e non solo su questo, cercherò di scrivere e divagare ringraziando anticipatamente quanti vorranno interagire e offrire spunti per sviluppare il tema col proprio personale e gradito contributo.

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domenica 27 dicembre 2009

Odio e Amore

Se gran parte delle citazioni, dei proverbi, dei rari aforismi di questo blog sono tratti da opere letterarie, come romanzi, poesie, saggi, non si possono escludere riferimenti alle varie forme di comunicazione, non strettamente legate alla letteratura, ma non per questo fonte meno suscettibile di riflessioni ed approfondimenti.

E' il caso di un brano di musica RAP, dal titolo "Odio e Amore", del gruppo Mamuthones Clan.
Nel titolo l'Odio precede l'Amore, ma nello scorrere del brano i termini si ripresentano capovolti, l'Amore precede l'Odio:

"Amore, Odio: non può esisterne uno solo, ma senza il primo si raderebbe tutto al suolo"

Si può senz'altro condividere la convinzione che senza Amore il mondo sarebbe soltanto un cumulo di macerie morali e materiali.
Si potrebbe obiettare che l'Amore può benissimo fare a meno dell'Odio, senza il quale l'Umanità tutta potrebbe vivere in perfetta Pace ed Armonia, ma giustamente l'autore del brano RAP fa notare che l'esistenza di questi "sentimenti contrastanti ci fanno andare avanti". L'Amore, cioé, non ci viene regalato dal Buon Dio, già pronto, bello e confezionato, ma occorre conquistarselo attraverso il superamento dell'Odio.
Aggiungo che a volte occorre un pizzico d'odio, nel combattere gli egoismi e l'ingiustizia che nel passato e nel presente contraddistinguono le relazioni umane, sia quelle interpersonali che quelle tra classi sociali in lotta, o tra nazioni, ma alla ingiustizia e alla tirannia che si intende combattere, anche con un pizzico d'odio se necessario, non si deve assolutamente contrapporre una "falsa giustizia" e una "falsa democrazia", che non farebbero altro che perpetuare l'Odio oscurando l'Amore.
Se si vuole ad esempio combattere forme residue di stalinismo non si deve farlo con il concorso di forze che si ispirano al nazismo e/o al neonazismo; viceversa se si vogliono combattere le forme degenerative del capitalismo, non si deve farlo introducendo metodi e obiettivi che soffochino gli spazi individuali di libertà.

Non vorrei essere tacciato di equidistanza, di cerchiobottismo, di dare cioé

un colpo al cerchio e uno alla botte.

Voglio soltanto affermare che ogniqualvolta è necessario limitare lo strapotere di forze economiche che dominano la scena politica e sociale, arrecando danni ingenti ai ceti sociali più deboli come i lavoratori dipendenti, i lavorati eternamente precari, gli artigiani e i piccoli onesti imprenditori (non tutti i piccoli ma solo gli onesti, poiché non di rado i piccoli opprimono più dei grandi), non si devono assumere comportamenti che limitano le libertà di tutti gli onesti cittadini.
Colpiamo speculatori, la mitica Borsa, che tutto ingoia avidamente, le Banche, le aziende fantasma, che si spostano da un lato ad un altro del Pianeta gettando sul lastrico i lavoratori, stronchiamo il lavoro nero e, se necessario, puniamo anche i lavoratori che trascurano le più elementari norme di sicurezza, ma cerchiamo di farlo senza soffocare la libertà e, dopo un salutare, limitato ricorso, se occorre, all'Odio, ritorniamo, vigilando, all'Amore.

Link al sito da cui è tratto il brano RAP Odio e Amore

3 commenti:

  1. Parere largamente condivisibile quello da te espresso, Antonio.
    Non meno condivisibile quello espresso (o contenuto) nel brano rap: genere musicale che potremmo considerare, per impatto e sensibilità sul piano sociale, l'erede del rock.
    L'esistenza necessita di forze spesso tra loro opposte e contrarie come appunto l'amore e l'odio.
    Naturalmente, l'odio di cui parliamo deve essere inteso come odio verso l'ingiustizia, lo sfruttamento, le guerre ingiuste, il dilagare di mafie, traffico di armi e spaccio di droga, la fame e la sete spesso inflitte a popoli interi in nome di un non di rado disgraziato culto per il mercato ecc.
    E' però facile e direi anche umano provare una profondissima, quasi fisica avversione per persone che di umano hanno ben poco: penso ai vari Riina, a speculatori finanziari che gettano sul lastrico e conducono alla miseria (e talvolta alla morte) migliaia di lavoratori, a uomini e donne che dichiarano guerre ("sante" o "in difesa" della democrazia) solo per camuffare le loro brame di dominio o i loro interessi economici.
    E l'elenco potrebbe continuare.
    Importante, però, che oltre che da te venga anche dai giovani rappers un messaggio di sensibilità sul piano morale e sociale.
    Sarebbe infatti ora di finirla con lo stereotipo dei rappers e dei giovani in generale, che penserebbero solo a far baldoria.
    Tra loro vi sono invece tanti e tante che denunciano i mali della nostra società in modo lucido e senza cedere a false consolazioni e che forniscono, per quanto possono, il loro contributo per combattere i mali in questione.

    Troppe volte non si parla

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  2. Ti sei fatto attendere eh? Meglio tardi che mai...
    ho letto attentmente il tuo post, Dio mio quanto ci sarebbe da dire e riflettere...
    Preferisco attingere concetti non miei ma presi in prestito e che rispecchiano fedelmente il mio stato d'animo nei confronti del sentimento "Odio-Amore":
    ..."si dice che chi fa il bene lo riceve indietro aumentato di sette volte; perché il bene fatto agli altri si nutre, nel suo cammino, di energia affine. E per la stessa ragione bisogna fare attenzione ai pensieri negativi, il cui destino è uguale e contrario. “Se la gente si rendesse conto di questo meccanismo, non passerebbe tutto il suo tempo ad accumulare possessi materiali. Facciamo un esempio: una signora ha un armadio pieno zeppo di vestiti, e vuole rinnovare il suo guardaroba. Deve quindi buttar via i vestiti vecchi, rimetterli in circolazione, o quelli nuovi non potranno trovare posto. L’Universo funziona allo stesso modo: non può espandersi, e la sua energia, per quanto in costante movimento, è sempre la stessa. Dipende solo da noi che tipo di energia circolerà nel nostro corpo; chi si tiene dentro l’odio come una collezione di vestiti vecchi, non avrà posto per l’Amore. Chi vuole l’amore deve liberarsi dell’odio: ma secondo la Legge di Affinità, mettendo in movimento odio si riceve odio. L’unica soluzione è trasformare l’energia negativa dell’odio in amore prima che esca dal corpo..“

    Tratto dal Romanzo di Laura Esquivel "La Legge dell’ Amore"

    Un caro e amorevole abbraccio a te e a un bacione a Tina, buon proseguimento di festività!!(riusciremo a incontrarci?)

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  3. Odio e amore? o Signore, qui si và sul pesante. se io dovessi commentare ora su un argomento del genere allora scriverei moltissimo, non riuscirei a trovare un punto, e come mi conosco io, avrei fatto solo un insalata di verbi. Quindi cerco solo di usare il mio buon senso, continuando ad avere una buona fede nell`Amore come anche nell´altro sentimento chiamato Odio che segue solo ed esclusivamente dopo un amore o dopo aver voluto e cercato di ottenere senza risultati un qualcosa che gia in precedenza ci saremmo innamorati é quindi cercato di possedere. Un Odio per me non é altro che un rancore enorme, un male interno, una cosa che si sa ormai persa, e che non siamo in grado di ammettere che daremo qualunque cosa pur di recuperare quell`amore che ancora fa tana in noi stessi. Beh non volevo commentare, mi son lasciata prendere un pochino, ma mi fermo qui Sorry. Invece volevo caro Antonio, darti i miei piu sentiti saluti ed un caro abbraccio. ciao

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