Benvenuti. Non esistono quasi limiti di tempo e di spazio nella dimensione dei proverbi, tanto vasta ne è la diffusione nel tempo e nello spazio. Da tempo immemorabile l'uomo fa uso di proverbi, sia nella tradizione orale come in quella scritta. Spesso è assai difficile risalire all'origine di un proverbio e stabilire se esso è transitato dalla tradizione orale alla letteratura o viceversa, se è di origine colta o popolare. Anche la linea di demarcazione tra proverbi, detti, motti, sentenze, aforismi, è assai sottile e forse non è così importante come si crede definire l'origine di un proverbio o di un aforisma quanto piuttosto risalire alle motivazioni che ne hanno determinato sia la nascita che l'uso più o meno frequente.
Della mia passione e delle mie ricerche sull'argomento e non solo su questo, cercherò di scrivere e divagare ringraziando anticipatamente quanti vorranno interagire e offrire spunti per sviluppare il tema col proprio personale e gradito contributo.
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sabato 12 gennaio 2008
Proverbi del Mare
- Rosso di sera, buon tempo si spera.
- Cielo rosso di mattina, brutto tempo si avvicina.
- Se l'alba verde a te apparirà, da questo lato il vento arriverà.
- Chiaro orizzonte a nord, sole calante, promessa di bel tempo al navigante.
- Se a calma notte il mare brontola a riva, al largo, o marinar,
la barca va giuliva.
- Allor che il vento contro il sole gira, non ti fidar, perché torna forte e spira.
- Vento da nord propizio al marinaro, se l'orizzonte scorgi netto e chiaro.
- Nubi ramate immote, ciel coperto, tempesta ti annunzian di certo.
- Cielo a pecorelle, donna imbellettata non duran nemmeno una giornata.
- Stelle troppo scintillanti, vento forte a te davanti.
- Stelle moltissime in ciel filanti, di vento e pioggia son segni parlanti.
- Stelle ingrandite e luminose assai, annuncian cambiamento ai marinai.
- Ciel senza nubi, pallide stelle, al marinaio dicono procelle.
- Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare e non aver paura.
- Se lampeggia ma più tuona, il vento vien da dove suona.
Da Emanuele Celesia, Linguaggio e proverbi marinareschi, Genova, Fratelli Frilli Editori, 2003
- Un uccello di mare ne vale due di bosco.
- Popolo marinaro, popolo libero.
- Il sapere ha un piede in terra e l'altro in mare.
- Quando la barca va, ogni cojon la para.
- Chi non teme, pericola.
- Per mare non ci stanno taverne.
- Sui pesci, mesci.
- Nuvolette al mare, acqua alla montagna.
- Cielo a pecorelle, acqua a catinelle.
- Chi si fida di greco, non ha il cervello seco.
- Mare, fuoco e femmina, tre male cose.
- Dal mare, sale: e dalla donna, male.
- Donna, cavallo e barca, son di chi li cavalca.
- Chi piglia l'anguilla per la coda e la donna per la parola,
può dire di non tenere nulla.
- Le done, i cani e 'l bacallà, perché i sia boni i ghe vol ben pestà.
- Donna iraconda, mar senza sponda.
Dai Malavoglia di Verga.
- Senza pilota barca non cammina. (I, 5)
- Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare senza paura. (Padron 'N. I, 14)
- Il sole oggi si coricò insaccato – acqua o vento. (Padron Cipolla – II, 15)
- Quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente. (P. 'N. II, 16)
- Le acciughe sentono il grecale ventiquattro ore prima di arrivare. (P. 'N. II, 31)
- Il mare è amaro, ed il marinaio muore in mare. (Mena – V, 61 / P. 'Ntoni – VI, 73)
- Chi è nato pesce il mare l'aspetta. (Padron 'Ntoni – VI, 68)
- I pesci grossi stanno sott'acqua durante la maretta. (Coro – VII, 81)
- I pesci del mare son destinati a chi se l'ha da mangiare. (Barbara – IX, 122)
- Il buon pilota si conosce alle burrasche. (Padron 'Ntoni – X, 126 e XI, 159)
- Mare bianco, scirocco in campo. (Padron 'Ntoni – X, 129)
- Mare crespo, vento fresco. (Padron 'Ntoni – X, 130)
- Quando la luna è rossa fa vento, quando è chiara vuol dire sereno,
quando è pallida, pioverà (Padron 'Ntoni – X, 131)
- Acqua di cielo, e sardelle alle reti. (Padron 'Ntoni – X, 132)
- Chi ha roba in mare non ha nulla. (La Vespa – X, 133)
- Per menare il remo bisogna che le cinque dita della mano
s'aiutino l'un l'altro. (Padron 'Ntoni - X, 150)
- Il buon pilota si prova alle burrasche. (Padron 'Ntoni – XI, 159)
- Il pesce puzza dalla testa. (Don Franco lo speziale – XII, 174)
- Per un pescatore si perde la barca. (Padron 'Ntoni – XIII, 176).
UN TEMPO LE NAVI ERANO DI LEGNO E GLI UOMINI DI FERRO...ADESSO LE NAVI SONO DI FERRO E GLI UOMINI DI LEGNO...SALUTI CAPITANO CISKA
RispondiEliminaE'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...SALUTI
RispondiEliminaCAPITANO CISKA...
XUYA<SFCYXHX
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