mercoledì 2 febbraio 2011

Candelora

Per la Santa Candelora
se nevica o se plora
dall'inverno siamo fora;
ma se è sole o solicello siamo
sempre a mezzo inverno (1).

- Candelora Candelora, de l'inverno semo fora; ma se piove o tira vento, ne l'inverno semo dentro (2).

La seconda enunciazione contraddice la prima e suffraga l'opinione che il carattere contraddittorio di proverbi e di modi di dire è la dimostrazione evidente della loro origine popolare; Vasco Pratolini, ne Le ragazze di Sanfrediano si spinge fino ad affermare che "la contraddittorietà dei proverbi è proprio il segno della verità che essi esprimono".

Prevale però l'opinione molto diffusa di trovarsi nel pieno dell'inverno e che l'estate sia ben lontana dell'arrivare:

Viene ben evidenziato da questo wellerismo a botta e risposta:

"Alla Candelora estate dentro e inverno fora; disse la vecchia di dentro il forno"
"Alla Candelora la vernata è fora; risponde l'orso dentro la tana"

Il caldo dell'estate "dentro il forno" e "dentro la tana", mentre fuori dominano incontrastati il freddo e il gelo.

"La festa della Candelora (in toscano ha anche Candelaia) è il secondo giorno di febbraio. Il nome deriva dal latino tardo festum candelarum e si riferisce alla benedizione delle candele che vengono portate accese in processione. Questi ceri benedetti sono poi conservati in casa dai fedeli e vengono accesi, per placare l'ira divina, durante i violenti temporali, aspettando una persona che non torna o si ritiene in grave pericolo, assistendo un moribondo, e in qualunque momento si senta il bisogno d'invocare l'aiuto del cielo: parti difficili, epidemie" (1)

Ci vuole ben altro che accendere una "Candelora" per liberare la nostra povera Patria da speculatori, corruttori e corrotti, scialacquatori del denaro pubblico, ma per pura scaramanzia accendiamola pure questa benedetta (almeno sia benedetta da un "prete da marciapede" e non da prelati graduati e contestualizzanti) Candelora per liberarci dal male di queste Istituzioni malate e servili.

(1) Carlo Lapucci - Anna Maria Antoni, I proverbi dei mesi, Vallardi, 1985
(2) Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

1 commento:

  1. Mi piacciono i proverbi,saggezza popolare si dice.Ma da te ho imparato una interpretazione più colta degli stessi,oltre ovviamente a dei felicissimi accostamenti fra antichi detti e attualità.Una applicazione in chiave moderna ai fatti -e misfatti-della realtà quotidiana.
    Bastasse davvero una candela,per far cambiare qualcosa...

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