BACCO, TABACCO e VENERE
(Racconto breve scritto da Arnaldo Cuccu)
Non vi era alcun dubbio che prima o poi dovesse accadere. Si, era un brav'uomo quel vecchio! Tutti lo conoscevano in paese. Non ricordo quale nome avesse ma era dedito alle scommesse e frequentava molti amici. Che poi fossero veramente amici non scommetteci. Perdereste quel poco che vi è rimasto. Quand'era a scuola tutti ritenevano che fosse il migliore dell'intera classe. Se interrogato dall'insegnante, di una qualsiasi materia, sapeva rispondere a modo alle molte domanche che gli ponevano i professori. In matematica, poi, era un genio. Tanto che i compagni lo chiamavano addirittura Einstein. E in fisica,"la scienza che indaga i fenomeni naturali, le leggi della materia, del tempo e del movimento, con metodi sperimentali ed elaborazioni matematiche, al fine di formulare un sistema di leggi che ne permettano una conoscenza razionale e la più esatta possibile", come direbbe l'enciclopedia, era addirittura un mostro!!! Era d'un'intelligenza fenomenale. Dopo l'asilo le medie, le professionali, l'università. Laureato con il centodieci e lode era stato assunto da una ditta costruttrice di personal computer. Ma, come stavo dicendo, frequentava un po' troppo certi amici che ti raccomando!!! Pur essendo ammogliato e pur avendo una nidiata di figli si era lasciato prendere dal vizio del bere. E si recava, ogni sera, a tracannare senza alcuna posa bicchieri di birra congelata appena tolta dal frigo. Ed erano innumerevoli. E gli amici, quegli scrocconi che non ti dico, ne approffittavano abbondantemente. Fumava decine di pacchetti di sigaretti ogni santo giorno. Abbandonata la moglie ed i figli se ne andava gironzolando senza meta per le strade la notte quasi questuando un poco d'amore. Naturalmente a pagamento, il poveraccio! Che strazio, faceva pena a guardarlo. Fu addirittura testimone d'una rissa partecipandovi con il coltello e con questo, si scrisse su tutti i giornali, aveva ucciso. Era stato arrestato e privato di tutto quel poco che ancora gli rimaneva. E tutto questo fu a causa dei cosiddetti amici che non erano, di certo, tali.
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