martedì 3 novembre 2009

Il peso della giustizia

Quelli che seguono non sono proverbi in senso stretto, alcuni sono frutto di elaborazione degli autori, a volte sotto forma di amara riflessione, altre volte sono commenti di personaggi caratterizzati da un livello culturale medio-alto, e quindi più assimilabili agli aforismi che ai proverbi. Tutti hanno comunque in comune l'appartenenza al tema della giustizia, della legge e del suo rapporto più vicino all'ingiustizia, alla disparità di trattamento e alla diseguaglianza nella valutazione dei delitti e delle pene.

in Arthur Conan Doyle, Sir Nigel Loring, Le tre imprese, parte prima, cap. secondo:
"La borsa più pesante fa abbassare le bilance della giustizia"

in Cervantes, Don Chisciotte, vol. II, cap. XLII:
"Se accade che la bacchetta della giustizia si curvi, ciò non avvenga mai per lo peso dei donativi, ma per quello della misericordia" (don Chisciotte)

in Agata Christie, Appuntamento con la paura - racconto Doppio indizio:
"Costui si è fatto una legge per le persone titolate e un'altra per quelle che non lo sono" (Poirot)

Un wellerismo di mia composizione, proposto con una variante:
La legge è legge, anche quando è amara, come disse Socrate poco prima di bere la cicuta.
Brindo al trionfo della giustizia, come disse Socrate un attimo prima di bere la cicuta.

Una citazione dedicata a chi rimpiange il buon tempo antico nel quale ordine e disciplina regnavano sovrani:
"Che tempi! Un galantuomo non può più dare un calcio a un contadino", motto di Filippo Buscemi, proprietario terriero;
in Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra, cap. "La storia di Regalpetra"

1 commento:

  1. Ciao, Antonio.
    Senza la giustizia esiste solo quella che nel 1600 il filosofo inglese Hobbes definiva la “guerra di tutti contro tutti.”
    Più di recente il presidente Pertini dichiarò che senza la giustizia, perfino la libertà era solo il diritto del più ricco e del più potente di fare tutto ciò che voleva.
    Non a caso la nostra Costituzione (“Principi fondamentali”, art.3) proclama: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
    Questo principio, vera pietra miliare della convivenza umana e dell’armonia sociale, non sembra però che sia sempre apprezzato da tutti.
    Infatti, talvolta si ha quasi l’impressione che alcune persone o gruppi di persone considerino il fondamentale valore dell’uguaglianza una limitazione alla loro libertà.
    Eppure, per difendere tale valore fu necessaria una durissima lotta di liberazione contro il nazifascismo.
    Del resto, un principio che ora ci sembra quasi ovvio non lo fu per secoli. Per molto tempo esistettero dei tribunali per “pari” cioè per persone che per censo e classe sociale non potevano essere giudicati che da loro simili; persone quindi che condividevano con gli eventuali imputati interessi economici, sociali e di potere…
    Comunque, tra le citazioni da te riportate trovo come sempre il tuo caratteristico mix di arguzia e profondità.
    Davvero esilarante il tuo 2° wellerismo che ha per oggetto Socrate!
    E meriterebbe poi un commento a parte la citazione dal “Chisciotte”
    Perché oltre alla denuncia della corruzione contiene un richiamo ad una giustizia che si ponga al servizio dell’uomo, che sia quindi davvero distributiva e non meramente punitiva. Che dia “a ciascuno il suo”, appunto.
    Ciao.

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