Quelli che seguono non sono proverbi in senso stretto, alcuni sono frutto di elaborazione degli autori, a volte sotto forma di amara riflessione, altre volte sono commenti di personaggi caratterizzati da un livello culturale medio-alto, e quindi più assimilabili agli aforismi che ai proverbi. Tutti hanno comunque in comune l'appartenenza al tema della giustizia, della legge e del suo rapporto più vicino all'ingiustizia, alla disparità di trattamento e alla diseguaglianza nella valutazione dei delitti e delle pene.
in Arthur Conan Doyle, Sir Nigel Loring, Le tre imprese, parte prima, cap. secondo:
"La borsa più pesante fa abbassare le bilance della giustizia"
in Cervantes, Don Chisciotte, vol. II, cap. XLII:
"Se accade che la bacchetta della giustizia si curvi, ciò non avvenga mai per lo peso dei donativi, ma per quello della misericordia" (don Chisciotte)
in Agata Christie, Appuntamento con la paura - racconto Doppio indizio:
"Costui si è fatto una legge per le persone titolate e un'altra per quelle che non lo sono" (Poirot)
Un wellerismo di mia composizione, proposto con una variante:
La legge è legge, anche quando è amara, come disse Socrate poco prima di bere la cicuta.
Brindo al trionfo della giustizia, come disse Socrate un attimo prima di bere la cicuta.
Una citazione dedicata a chi rimpiange il buon tempo antico nel quale ordine e disciplina regnavano sovrani:
"Che tempi! Un galantuomo non può più dare un calcio a un contadino", motto di Filippo Buscemi, proprietario terriero;
in Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra, cap. "La storia di Regalpetra"